Incremento delle agevolazioni fiscali per lavoratori impatriati
Sono state incrementate le agevolazioni fiscali sui redditi da lavoro dipendente ed assimilati e sui redditi da lavoro autonomo, prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato Italiano. La riduzione dell’imponibile si incrementa dal 50 al 70%.
I redditi prodotti concorreranno infatti alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30% (in precedenza pari al 50%) del loro ammontare.
Un’ulteriore agevolazione, che prevende l’imposizione limitatamente al 10% dei redditi, è prevista per i lavoratori che trasferiscano la propria residenza in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sardegna.
Beneficiari agevolazioni per impatriati
I soggetti che trasferiscano in Italia la propria residenza in Italia dal 2020 e che soddisfino i seguenti requisiti:
Non devono essere stati residenti in Italia nei 2 periodi d’imposta precedenti il predetto trasferimento;
Tali soggetti si impegnano a risiedere per almeno 2 anni in Italia;
L’attività lavorativa deve essere prestata nel territorio Italiano.
Durata dell’agevolazione
L’agevolazione è applicabile, in linea generale, per 5 periodi d’imposta, decorrenti dall’anno di trasferimento della residenza fiscale in Italia.
L’agevolazione può tuttavia trovare applicazione per ulteriori 5 periodi d’imposta, con reddito imponibile per tale periodo pari al 50% nel caso in cui:
I lavoratori diventino proprietari di almeno un’unità immobiliare di tipo residenziale in Italia, successivamente al trasferimento in Italia o nei 12 mesi precedenti al trasferimento;
I lavoratori abbiano almeno un figlio minorenne o a carico, anche in affido preadottivo.
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