Continuiamo nell’analisi del nuovo decreto dignità: dopo aver analizzato le novità sui contratti a tempo determinato e in somministrazione, vediamo cosa cambia per i licenziamenti.
Decreto dignità e licenziamenti: a chi si applicano le nuove regole?
Le nuove regole introdotte dal Decreto Dignità relative ai licenziamenti, si applicano ai lavoratori a cui viene applicata la disciplina del contratto a Tutele Crescenti, vale a dire che, dopo il 7 marzo 2015:
Siano stati Assunti a tempo indeterminato;
Abbiano avuto una trasformazione a tempo indeterminato del contratto di lavoro (dipendenti assunti prima del 7 marzo 2015 con contratto a tempo determinato o apprendistato)
Siano stati assunti prima del 7 marzo 2015 da aziende che dopo l’entrata in vigore del Jobs Act abbiano raggiunto la soglia dei 15 dipendenti;
Decreto dignità e licenziamenti: quali sono le principali novità?
Indennità di Licenziamento Ingiustificato
- Per le aziende con più di 15 dipendenti: l’indennizzo, in caso di licenziamento ingiustificato, sarà non inferiore alle 6 (invece di 4) e non superiore alle 36 (invece di 24) mensilità.
- Per le aziende con meno di 15 dipendenti: l’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato, sarà non inferiore alle 3 (invece di 2) e non superiore alle 6 mensilità (rimane invariato)
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